Annunciato da parte del Governo britannico un ulteriore abbassamento della Corporation Tax, l’imposta sulle società, che già dall’estate del 2015 è destinata a ridursi dal 20% al 19% in riferimento agli anni fiscali con inizio 1 aprile 2017, 1 aprile 2018 e 1 aprile 2019. In seguito, è stato programmato un abbassamento dal 19% al 18% per l’anno fiscale con inizio 1 aprile 2020, seguito da un’ulteriore revisione in seguito al fenomeno Brexit, che condurrebbe tale imposta al 17% per lo stesso periodo fiscale.
Il fine di tale provvedimento da parte del Governo del Regno Unito si inserirebbe all’interno di una manovra che mira ad una maggiore e migliore competitività dell’economia nazionale in confronto al resto dei Paesi industrializzati, il cui tasso medio è del 25%. L’impatto di tale provvedimento sarebbe tale da rendere la Gran Bretagna la nazione con l’imposta sulle società più basso all’interno del G20. Ne gioverebbero infatti, stando ai dati ufficiali, oltre un milione di società, piccole e grandi, consentendo in tal modo un notevole incremento del PIL.
Ciò avverrebbe in quanto tale manovra rappresenterebbe un incentivo a mantenere il business all’interno dei confini nazionali, invogliando inoltre le multinazionali a investire in territorio britannico.
Dal punto di vista dei privati cittadini, la misura non solo non provocherebbe alcuno sconvolgimento percepibile, bensì favorirebbe l’andamento delle singole imprese, le quali, di fronte a una imposta meno onerosa, beneficerebbero di una maggiore disponibilità economica.