Si fanno sempre meno positive le aspettative degli investitori esteri sulla penisola. Una conferma statistica giunge da uno studio frutto della collaborazione tra l’Associazione Italiana delle banche estere, Aibe, e l’Istituto di ricerca Censis.

L’Italia, all’interno dell’indice Aibe/Censis, registra un punteggio di 40 punti su 100, sceso rispetto alla rilevazione precedente di 7 punti. Il Belpaese, nonostante possa contare su diversi punti di forza e raccolga impressioni positive degli investitori in settori quali moda, lusso, agroalimentare, meccanica, turismo e farmaceutica, si conferma lontano dalla cima della classifica, dove svettano Paesi come la Cina, la Germania, gli Stati Uniti, l’India e il Regno Unito.

Specializzato in internazionalizzazione, lo studio AE Morgan chiarisce come l’attuale situazione sia dovuta alla mancata realizzazione di importanti riforme interne. I suoi esperti, dottori commercialisti italiani a Londra, evidenziano i timori principali che allontanano gli investitori stranieri: in prima analisi carichi fiscali e normativi eccessivi, sui quali occorre al più presto intervenire con una dovuta semplificazione, a cui seguono l’incertezza e la lentezza del sistema giudiziario. Per questi motivi, per chi ha deciso di internazionalizzare il proprio business, costituire società in Inghilterra può essere la scelta vincente. Aprire una ltd, un Trust, con l’assistenza e la consulenza degli esperti di AE Morgan, è una ricca opportunità di crescita ed espansione degli affari: la decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea non inficerà infatti sulla competitività di questa nazione, pronta ad accogliere gli investimenti grazie a una politica fiscale e burocratica favorevole alle aziende e ai professionisti.