AE Morgan, l’Inghilterra verso la soft Brexit. Al via l’accordo con l’UE

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AE Morgan, l’Inghilterra verso la soft Brexit. Al via l’accordo con l’UE

Secondo il parere degli esperti di AE Morgan si è conclusa positivamente la prima fase nei negoziati in corso sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. A conclusione dell’importante incontro che ha visto protagonisti il Primo Ministro Inglese Theresa May e i rappresentati di Bruxelles, è stata raggiunta un’importante intesa sui termini della Brexit. Commercialisti a Londra, gli specialisti dello studio specializzato in internazionalizzazione evidenziano come a prevalere in questo caso sia stato il buon senso: il governo inglese ha infatti optato per una linea morbida, riconoscendo ufficialmente ai cittadini dell’UE che sono presenti nel Paese da 5 anni i diritti di residenza, estesi nel frattempo a coniugi e familiari stretti. Mossa che è stata contraccambiata dall’Unione Europea, con la garanzia che anche i cittadini britannici potranno beneficiare dei diritti tutt’oggi esistenti. I commercialisti a Londra di AE Morgan chiariscono dunque come il divorzio da Bruxelles non avrà quelle ricadute negative spesso paventate dalla stampa internazionale, anche in merito alle relazioni bilaterali. Il Regno Unito in effetti non si è mai legato a doppio filo con il destino delle istituzioni comunitarie, rifiutandosi di aderire all’Area Shengen e mantenendo viva la propria sovranità monetaria con la Sterlina. Scelte che hanno influito in maniera positiva sul Paese, oggi meta di molti talenti in fuga da tutta Europa e patria delle imprese innovative. Poco chiare invece sono le presunte cifre che l’Inghilterra potrebbe essere chiamata a corrispondere all’UE: 60 miliardi sui quali l’Alta Corte Inglese si è già espressa, facendo notare come su nessun Paese membro gravi questo obbligo. La somma richiesta, secondo i commercialisti a Londra dello studio con base nella capitale inglese, pare più una misura tesa a lanciare un chiaro messaggio alle altre nazioni dell’Unione: un’inezia se paragonata ad esempio agli oltre 2.200 miliardi di debito pubblico italiano. Se davvero quindi, come sostengono i professionisti della city londinese, Londra rimarrà nel mercato unico, alla fine la Brexit si risolverà senza particolari effetti pratici. Motivo per il quale aprire una società in Inghilterra o costituire un Trust rimane un’operazione fortemente consigliata dagli esperti dello studio di internazionalisti italiani, capace di assicurare lo sviluppo del proprio business e un futuro sicuro per la propria famiglia.

In: Eventi, News, Società Londra