È partita da poco la nuova Voluntary Disclosure, occasione per chi non ha sfruttato la finestra per il rientro dei capitali chiusa alla fine del 2015. La riapertura dei termini è stata disposta dal decreto fiscale 193/2016 direttamente collegato alla legge di Bilancio 2017, la procedura è riservata a chiunque non ne abbia già beneficiato nel 2015. AE Morgan, studio di commercialisti a Londra, è specializzato nel fornire assistenza riguardo a temi come la Voluntary Disclosure grazie alla collaborazione garantita da un network di professionisti esperti nei vari campi del diritto. Fra le varie novità, quella più significativa è rappresentata dall’estensione dell’arco temporale di applicazione, escluso invece l’aumento delle sanzioni. Per la Voluntary Disclosure 2.0 si ipotizza di arrivare a coprire un arco temporale di sei anni, includendo dunque anche il 2009. A partire dal 2018, quando lo scambio di informazioni tra le autorità fiscali avverrà in modo automatico, lo scenario internazionale che verrà preso in considerazione è destinato a cambiare e ciò rappresenterà un passaggio chiave per escludere ogni ipotesi di Voluntary Disclosure a regime. In questo periodo il Ministero dell’Economia prosegue gli incontri formali con i Paesi cosiddetti a fiscalità privilegiata, ultimo in ordine di tempo quello con le autorità di Panama che si sono mostrate disponibili ad aprire tutti i canali di informazioni.