Fisco: via libera consultivo del Parlamento Europeo a riforma Iva
STRASBURGO, 3 OTT – Introdurre un sistema più chiaro di aliquote Iva, facilitare gli scambi nell’Ue e ridurre le frodi. Queste le misure sostenute oggi a Strasburgo dal Parlamento europeo, che ha dato il suo ok ai punti principali della riforma presentata dalla Commissione Ue proponendo però alcuni emendamenti, tra cui la fissazione di un’aliquota massima del 25%. Dato che in materia di fiscalità l’Aula ha solo un ruolo consultivo, le proposte adottate oggi verranno trasmesse al Consiglio, a cui spetterà il compito vero e proprio di adottare la legislazione. La risoluzione sulla semplificazione del sistema Iva è stata approvata con 536 voti a favore, 19 contrari e 110 astenuti, mentre quella sulle aliquote con 615 a favore, 9 contrari e 43 astensioni. In particolare, l’Europarlamento chiede di introdurre un meccanismo di risoluzione delle controversie, un sistema di notifica automatica delle modifiche alle norme Iva fra i diversi stati membri e un portale informativo con cui ottenere informazioni accurate sul sistema delle aliquote nell’Ue. (fonte: ANSA)
L’opinione di AE MORGAN
In UK l’aliquota VAT è del 20% dal 4 gennaio 2011, aliquota standard che si applica nella maggior parte dei beni e servizi. Esistono poi l’Aliquota ridotta 5% applicata su determinati beni e servizi (es. energia elettrica per uso domestico) e Aliquota zero 0% applicata su altri beni e servizi (es. vestiti e alimenti per bambini).Si tratta ora di capire (nel caso in cui il CE ne dia il benestare) i presupposti per beneficiare dei vantaggi sull’imminente aumento dell’IVA nel nostro Paese nei confronti di chi ha investito nel territorio Britannico. Appare subito evidente il vantaggio relativo alle LTD: dal 1 aprile 2017 infatti nel Regno Unito le Società Ltd non sono obbligate a richiedere il numero di Partita IVA (VAT) se il volume d’affari annuale, previsto o registrato nei successivi 12 mesi, sia inferiore o uguale a 85.000 Sterline.
Centro Studi AE MORGAN