La Digital Tax ariete di futuri scenari fiscali

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La Digital Tax ariete di futuri scenari fiscali

L’OCSE continua a cercare consensi sulla digital tax, la tassazione delle imprese digitali, anche se per avere previsioni certe si dovrà attendere il 2020. Ciò che mette apprensione ai governi di Lussemburgo e Irlanda è il monito del Fondo Monetario Internazionale FMI, secondo cui la riforma del fisco sarà una stangata per le entrate pubbliche di questi due Paesi, con una perdita stimata di 3-4 miliardi di euro all’anno.

Per combattere l’elusione fiscale da parte dei giganti del digitale, ma più in generale per combattere il tax planning aggressivo delle multinazionali, l’Ocse sta studiando una proposta per garantire che le stesse versino le imposte laddove i profitti vengono generati: l’effetto sarebbe la diminuzione delle entrate in Irlanda e Lussemburgo, Paesi in cui le principali società (esempio Google, Facebook, Apple, Microsoft, Amazon, grandi società finanziarie e di servizi) hanno proprio in questi due Paesi il loro quartier generale.

Tutto ciò si intreccia con l’uscita dell’UK dall’Unione Europea: ecco quindi un comodo e grande paracadute proprio per le multinazionali che potrebbero così preferire la piazza Londinese.

Avevamo già scritto, in diversi articoli, sui possibili scenari del post-Brexit. La scelta di attivare a Londra una LTD potrebbe essere la strada vincente, e su ciò dedicheremo a breve un articolo sul come e perché costituire una LTD in UK. Con AEMorgan ovviamente.

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